Palazzo Cumano
Nel 1829 nasceva a Padova, proprio con sede a Palazzo Cumano, attualmente liceo scientifico "I.Nievo", l'Istituto Convitto Rabbinico. Unico nel suo genere, l'istituto si occupava della formazione del rabbinato con programmi e strumenti didattici moderni e critici, conformi ai principi della Scienza del Giudaismo, derivata da una versione ebraica dell'illuminismo. Il collegio rabbinico svolgerà il suo compito educativo fino al 1871, anno in cui venne chiuso, ma in seguito, riaperto a Roma, divenne il "Collegio Rabbinico Italiano".
La motivazione che portò alla creazione del collegio fu la necessità di adeguamento del rabbinato alla progressiva emancipazione ed integrazione degli Ebrei, a causa del consenso da parte dello Stato. La potenza asburgica dell'imperatore Francesco I favorì la costituzione di un organo di educazione ed allo stesso tempo di controllo della classe dirigente rabbinica.
Le 5 comunità ebraiche coinvolte nel progetto, Venezia, Padova, Rovigo,Verona e Mantova, attraverso i loro rappresentanti, discussero sul programma della futura scuola e scelsero come sede Padova, comunità di 1400 ebrei circa e città in posizione centrale nel contesto lombardo-veneto per la presenza della prestigiosa Università.
I veri promotori del collegio, oltre ai dirigenti, furono i docenti, scelti accuratamente per i due gruppi di materie: orale e tradizionale.
In seguito all'emancipazione degli Ebrei non vi era più la necessità di nascondersi agli occhi dei cristiani per obbligo o motivi di sicurezza: gli Ebrei erano finalmente liberi di comprare immobili e di esserne gli indiscussi proprietari. Palazzo Cumano fu scelto fra i possibili edifici da destinarsi al Collegio e divenne simbolo della nuova immagine dell'integrata e benestante comunità Ebraica Patavina.
Il programma scolastico impartito aveva un'impostazione scientifica e razionale, tanto da omettere nelle materie di studio la cabalistica e lasciando un ruolo minoritario alla mistica. Dunque un programma al passo coi tempi, con una società in continua evoluzione come quella europea del XVIII secolo, che preparava i futuri rabbini alle reali necessità che si sarebbero presentate e comprendeva le innovazioni dell'Illuminismo ebraico, interpretazioni dell'Illuminismo ebraico, interpretazioni critiche dei testi sacri, lo studio del tedesco ed altro ancora.
Il convitto Rabbinico riscontrò successo e consensi, sia nel mondo ebraico sia all'esterno di esso, e diventò esempio e modello per altre scuole, anche all'estero. Tuttavia, i falliti tentativi di consolidamento culturale della scuola e l'entrata in crisi della stessa portarono alla sua chiusura nel 1871.