La storia

Il Liceo scientifico statale "Ippolito Nievo" è stato il primo istituito a Padova, subito dopo la Riforma scolastica elaborata dal ministro Giovanni Gentile, nel 1923.

Sito nella via San Gregorio Barbarigo, occupa il secentesco palazzo Cumani, la sola opera, in Padova, del pittore e architetto padovano Giuseppe Zannini Viola, autore tra l’altro anche dei due libri Dell’Architettura, stampati postumi nel 1677-78, essendo lui morto nel 1631.

L’impronta barocca del palazzo, definito dal Selvatico "opera non ispregevole" nel secolo "dei più deplorabili travolgimenti per l’arte" (giudizio forse troppo pesante su quel periodo), spicca particolarmente sulla facciata, partita su tre piani, con il solenne ingresso sormontato da un poggiolo balaustrato.
 Oltrepassato l’ampio atrio e la bella loggia dorica del cortile, incompiuta, si accede allo scalone a pianta quadrata che leva le prime rampe balaustrate su colonne doriche, che poi lasciano il posto a trionfi di putti, allegorie piuttosto goffe del lavoro, dell’arte, dell’agricoltura e dell’industria.

Il recente restauro, mentre ha rinnovato e ristrutturato l’ultimo piano - riservato completamente ai laboratori - ha recuperato diversi spazi, tra cui l’aula magna, e soprattutto ha riportato la facciata all’antico splendore.

Negli anni ’20 si è provveduto all’ampliamento della sede, con la costruzione del corpo a tre piani che fiancheggia via S. Rosa e via Bonporti, portando il numero delle aule a 20, mentre nel palazzo si collocava la direzione, con la presidenza e la segreteria e trovavano posto alcune aule speciali, come la palestra e l’aula di disegno, e a pian terreno un custode, con la sua famiglia, assicurava la funzione dell’accoglienza.

Fornito fin dall’inizio degli strumenti più adatti all’insegnamento, in particolare una ricca biblioteca e dei gabinetti scientifici all’avanguardia, il "Nievo" è stato per trent’anni l’unico Istituto del suo genere a Padova, quando la crescente domanda ha spinto la direzione e l’amministrazione comunale a cercare nuovi ambienti in città e poi fuori: sono sorti così, ad iniziare dagli anni ’60, i vari Licei scientifici "Enrico Fermi", "Alvise Cornaro", "Eugenio Curiel" e altri, partiti come succursali del "Nievo".

Un ampliamento della sede centrale è costituito da circa vent’anni dall’edificio sito nella vicina via Brondolo, succursale con il biennio, mentre dal 1990 è attiva la Sezione staccata di Caselle di Selvazzano..

Questi pochi elementi documentano da soli il forte sviluppo del "Nievo", attestatosi ormai da molti anni su una popolazione scolastica di oltre 1.000 unità, ma non bastano a significare che cosa sia stato e sia tuttora il "Nievo" nel panorama della scuola superiore padovana. La serietà dell’impegno l’ha visto costantemente all’avanguardia nella risposta tempestiva alle esigenze mutevoli del tempo, con l’introduzione di numerose sperimentazioni - in Scienze, Matematica, Fisica, Informatica - accanto alla ricca offerta di iniziative di integrazione della didattica.

E’ su questo fronte che il "Nievo" intende continuare, attuando nell’autonomia che gli è consentita dall’attesa riforma: fedele alla serietà della primitiva ispirazione, mira ad offrire una preparazione culturale di ottimo livello, nella quale trovano armonica realizzazione la dimensione umanistica e quella scientifica, e presto anche tecnica, della cultura.

Il recente riconoscimento ufficiale (luglio 2000) con il Certificato di Qualità UNI EN ISO 9001, testimonia e garantisce un servizio, che nella collaborazione di tutte le componenti dell’Istituto, vuole essere ancora una volta all’altezza dei tempi.