Viaggio della Memoria Studenti del Liceo I. Nievo
Ormai da più di vent’anni il Comune di Padova promuove e sostiene l’esperienza del Viaggio della Memoria che permette agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della città di visitare alcuni dei luoghi più significativi della tragedia della Shoah. Le richieste di partecipazione sono sempre assai numerose. Negli anni hanno viaggiato quasi 200 ragazze e ragazzi, provenienti da 16 istituti diversi; non intere classi, ma piccole delegazioni per ciascuna scuola, composte da giovani motivati e disponibili a farsi testimoni tra i compagni di quanto visto, sentito e provato in viaggio. Non si tratta, infatti, di una gita scolastica, ma di una vera e propria esperienza di studio e approfondimento, intensa e a tratti faticosa. L’itinerario, ormai consolidato, comincia con la visita alla Risiera di San Sabba a Trieste, fa tappa a Budapest dove ripercorre la vicenda del nostro concittadino Giorgio Perlasca, “giusto tra le Nazioni”, prosegue per il campo di concentramento di Auschwitz/Birkenau e si conclude a Vienna. A supportare la didattica durante i viaggi hanno contribuito Davide Romanin Jacur della Comunità ebraica di Padova, Luciana Amadio Perlasca per la Fondazione Perlasca e la storica Giulia Simone dell’Università degli Studi di Padova. Il tempo degli spostamenti in pullman, infatti, è dedicato alle lezioni dei tre accompagnatori che approfondiscono il contesto storico e le vicende che hanno segnato drammaticamente e indelebilmente i luoghi che vengono visitati.
In tutte le fasi del viaggio gli studenti non sono mai solo ascoltatori passivi, ma sono chiamati a partecipare attivamente alla discussione e a esprimere i dubbi, i pensieri e le riflessioni scaturite in seguito alle lezioni e alle visite. Il loro impegno non si esaurisce al rientro a Padova: partecipando al viaggio, infatti, le ragazze e i ragazzi promettono di farsi testimoni dell’esperienza vissuta tra i compagni che non vi hanno preso parte, in famiglia e tra gli amici, per far sì che la memoria non sia solo ricordo ma insegnamento per il futuro.
